Vi è mai capitato di mangiare un pasto a base di olio di oliva, ma questo vi ha dato un senso di pizzicore sul palato?
Ebbene, questa sensazione vi farà capire che l’olio che state assumendo è extravergine o meno.
Il pizzicore è dovuto principalmente dai Polifenoli e Tocoferoli, sostanze che proteggono l’olio dall’invecchiamento e dall’ossidazione e che sono molto salutari per l’uomo, combattono i radicali liberi e concorrono a normalizzare il livello di colesterolo. (Leggi anche PROPRIETA’ BENEFICHE DELL’OLIO D’OLIVA)
In conclusione per riconoscere un olio extravergine di qualità, uno dei segni è il pizzicore sul palato.
Un olio di qualità
Per essere un buon olio extravergine di oliva, deve ricevere una serie di lavorazioni che aiutano a preservare le qualità organolettiche del prodotto.
Il percorso parte dalla raccolta delle olive con una giusta maturazione, all’imbottigliamento.
La raccolta delle olive deve essere effetuata in un periodo di maturazione “giusta”, in modo tale da avere olive con un’acidità inferiore allo 0,4%.
Successivamente, avviene la spremitura. Quest’ultima deve essere rigorosamente a freddo (al di sotto dei 27°), in modo da poter preservare le qualità dell’olio.
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